Fuorisalone approda su WeChat e Weibo.

Durante il Capodanno Cinese 2020 (l’infausto anno del topo), come Digital to Asia, abbiamo avuto a che fare con centinaia di turisti cinesi a Milano (si trovavano già in Europa quando Wuhan è stata chiusa) per il lancio di una nostra mini-app sul turismo cinese. La prospettiva era, per così dire, privilegiata in quanto, da una parte percepivamo davvero l’ansia e la paura del virus dei nostri colleghi e ospiti cinesi, dall’altra, invece, con quel fare “tipicamente italiano” cercavamo di sdrammatizzare e, soprattutto, “trovare soluzioni concrete” al blocco dei voli da lì ai mesi successivi. Senza voler fare la retorica del “di necessità in virtù” o della “creatività che si scatena nei momenti di crisi”, abbiamo pensato banalmente a chi rimaneva in Cina. E chi sarebbe rimasto in Cina, sarebbe rimasto per “guardare da lontano” il mondo senza la possibilità di muoversi, viaggiare, osservare, emozionarsi e partecipare a Fiere o a grandi eventi.

A quel punto, abbiamo pensato al mondo del Design (Salone del Mobile e Fuorisalone) che, sicuramente, avrebbe sofferto della mancanza di ospiti cinesi che, da un po’ di anni, sono posizionati al primo posto come percentuale di visitatori e buyers. D’ispirazione è stata l’iniziativa “China with us” che, invece, al contrario ha voluto portare in livestreaming (dalla Cina, durante la Fashion Week) l’estro di alcuni fashion designer cinesi impossibilitati a recarsi a Milano. Nasce così il nostro incontro (poche settimane prima del lockdown) con Studiolabo, azienda che si occupa da anni dell’evento più importante e l’unico in Europa per il mondo del Design: il Fuorisalone.

Credono in noi

Quest’anno ci hanno dato fiducia le straordinarie ceramiche di Cedit e Florim (hanno ricondiviso dai loro canali ufficiali i nostri contenuti), le vernici di Milesi, la carta da parati di Tecnografica, le opere di cartoleria e packaging di Tiburtini. Inoltre, a richiedere migliore visibilità verso la Cina, ci sono anche Università o Enti educativi come Polidesign (Politecnico di Milano) o l’Università IULM, poli attenti ad attrarre studenti cinesi per i loro master o per i loro corsi. Nell’ottica della collaborazione, con Polidesign siamo riusciti anche a “scambiare contenuti digitali”: abbiamo ospitato loro contenuti ricondividendoli dal loro Official Account e viceversa. Stessa partnership, anche se diversa nei contenuti e nelle forme, si sta realizzando con YesMilano (account ufficiale su WeChat del Comune di Milano). Dal nostro account di Fuorisalone, infatti, ricondivideremo contenuti che hanno come topic centrale Milano, i suoi eventi e le sue iniziative e, dal loro account, i redattori di YesMilano sceglieranno gli articoli di Fuorisalone su WeChat che, più, parlano del design e dell’architettura nella città della moda e del design.

Il potere di Weibo

Weibo, invece, è un canale meno istituzionale in cui trattiamo, sì, gli stessi temi di cui scriviamo su WeChat, ma siamo concentrati soprattutto sulla forza delle immagini: vecchie edizioni di Fuorisalone, immagini di prodotti dei Brand del Design che hanno acquistato i pacchetti, video promozionali o video di eventi, interviste sottotitolate in cinese e, tanto, tanto, altro.

Le partnership

Per quanto riguarda le partnership, però, non finisce qui! Siamo lieti di annunciare la partnership siglata da poco tra Fuorisalone e Shenzhen Creative Week (quest’anno si svolgerà a Shenzhen dal 20 al 23 agosto). Questo ci permette di avere touchpoint con i QR code dei nostri canali ufficiali durante l’evento e, non solo, perché anche i contenuti di Shenzhen Creative Week saranno disponibili sui nostri social ufficiali. Da settembre in poi, invece, SZCW ricondividerà i contenuti di Fuorisalone creando ancora maggiore engagement sui canali ufficiali.

Ma qual è la forza del Design Italiano in Cina? Quali sono i numeri?

Federlegno ha registrato un + 494% di esportazioni di arredamento italiano verso la Cina (nel 2019 rispetto al 2018). Brand come Calligaris, Natuzzi o IDB (Italian Design Brands) stanno crescendo vertiginosamente in  Cina e, insieme a loro, cresce la voglia da parte degli appassionati e degli acquirenti di conoscere la bellezza, il particolare. Cresce la voglia di arredare sempre zone più intime della casa e questa esigenza pare sia cresciuta dopo il Covid -19 (periodo durante il quale la casa è diventata, davvero il centro del mondo). Chi compra design in Cina è solitamente colto, raffinato e ha una maggiore sensibilità rispetto al passato. Noi, con il nostro account, stiamo raccogliendo i dati di un questionario che, in parte, sembrano riconfermare questi trend. Dice bene Giuliana Zagarella, Ceo di Digital to Asia: “Oggi il consumatore cinese è molto attento al lifestyle e al design: lo si nota dalla percentuale sempre in crescita di visitatori cinesi al Fuorisalone, nonché dalla crescita esponenziale del comparto dell’arredamento in Cina. Le potenzialità di sviluppo del design italiano in Cina sono molto alte, considerando il progressivo aumento del benessere medio della clientela cinese. Per questo siamo molto contenti della nostra partnership con Fuorisalone.it., che ci permette di far conoscere e comunicare alla clientela cinese il design e la creatività italiani.”

Per questo motivo e per tanti altri, Digital to Asia e Studiolabo stanno lavorando sodo ad un progetto che mette un pezzettino in più alla complessità di Fuorisalone China: la creazione di un Mini Program permanente su WeChat che offra la possibilità ai Brand di mostrare la propria storia e i propri prodotti nel dettaglio. Questo, ci auguriamo il prima possibile, potrà diventare la base per un progetto più ampio di e-commerce. Fuorisalone sceglierà i “Best Italian Design Brands” e li lancerà, così, sul mercato cinese.

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